Gli inizi
A quel tempo l’Ospedale di S. Niccolò di Siena, per limitare gli ingressi dei malati di mente, chiede una retta giornaliera pari a 1,50 Lire. Il Prefetto di Pisa, Comm. Senales, per farla ridurre si rivolge agli enti locali di ricovero della provincia, offrendo la retta di una Lira. Il Cavalier Aurelio Caioli accetta l’offerta.
Nel 1888 il convento San Girolamo ospita i primi trenta malati di mente provenienti da Siena. Nel 1897 diventa “Asilo Dementi”: il numero di ricoverati sale a 75. Intanto l’Ingegner Filippo Allegri progetta un vero e proprio manicomio convenzionato non solo con Pisa ma anche con le province limitrofe. Tra il 1896 e il 1897 prende forma il “Krafft-Ebing”, successivamente “Scabia”, padiglione con oltre 200 posti letto.
Nel 1900 si contano 282 presenze.
Prima metà del '900
Subito stipula convenzioni con numerose province italiane: Pisa, Livorno, La Spezia, Savona, Imperia, Como, Viterbo, Nuoro, Rieti e in parte dalla provincia di Roma.
Le presenze medie giornaliere passano da 150 del 1900 al loro massimo di 4794 nel 1939. L’aumento dei ricoverati rende necessaria la costruzione di nuovi padiglioni: in totale 25 edifici battezzati con i nomi dei più celebri studiosi e alienisti del tempo.
L’intenzione di Scabia è un manicomio-villaggio dotato di un proprio acquedotto, strade, giardini e fognature; nel 1910 l’energia elettrica sostituisce il precedente impianto a gas. Dello stesso anno è la pubblicazione Il frenocomio di San Girolamo in Volterra di Luigi Scabia in cui descrive i risultati ottenuti nei primi dieci anni di lavoro.
Nel dopoguerra, l’Avvocato Pintor Mameli propone la creazione di una nuova sezione destinata a rieducare 500 minori.